Interno galleria, durante Vernissage "Bollymood" dell'artista F.Passarella;
Anche a Roma l'arte contemporanea si è appropriata delle mura domestiche come cornice dei propri riti e dei propri gesti.
Tra gli intemi caldi e confortevoli di uno storico palazzo cinquecentesco o nel contesto luminoso di una dimora-laboratorio nel cuore di San Lorenzo, come negli spazi bianchi e dalle linee pulite di un loft a Trastevere: il vernissage cambia regole e, sulla scia di un trend tipicamente londinese e newyorchese, si consuma sempre più spesso tra le pareti di casa. Seguendo ambiziosi principiispiratori: mixare la creatività contemporanea con la vita di tutti i giomi, azzerare il distacco tra spettatore e opera, trasmettere ai propri ospiti il fascino sorprendente che gli spazi quotidiani assumono se ridisegnati dai colori e le forme dell'arte. Andrea Gobbi è stato tra i primi a proporre con entusiasmo a Roma gli home vernissage.Mantovano d'origine, si è inventato una dimensione di casa-studio-galleria a San Lorenzo, in uno spazio che era stato prima un deposito di olio e derivati, poi un magazzino della carta. Con passione, sensibilità e un pizzico di follia, a seconda dell'artista che invita a esporre ripensa completamente gli arredi e gli allestimenti dei grandi ambienti con volte a vela, dove le altezze superano i quattro metri, della sua abitazione. "La mia filosofia è di trasformare la casa a 360 gradi in base a una particolare situazione. A partire dalle opere d'arte costruisco l'insieme, e quindi le cornici, gli oggetti su misura, i colori". Si va dallo scenario di un interno inglese, come per la mostra di Paolo Fiorentino, a un loft minimal, a una casa pazza indiana, addirittura a un androne di cinema, rievocato nel caso di Fabrizio Passarella. Il fine è una full immersion in una dimensione diversa, di arte e di designo La luce, che calda e costante durante tutta la giornata invade lo spazio da due ampie porte finestre "come in una limonaia toscana", suggerisce il padrone di casa - lo ha spinto a inaugurare insolitamente le mostre la domenica mattina. Tra gli invitati, affezionati d'arte e addetti ai lavori. "Ma anche un mondo tutto diverso, perché in casa non c'è la situazione di chi viene, guarda le pareti, fa poche domande e se ne va. È più una situazione conviviale da vecchio salotto, in un'atmosfera rilassata".
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