Dalla terrazza sui tetti si gode della vista a 360° sul mare e su Ortigia con le altissime palme che spuntano tra i palazzi. La padrona di casa di origini Siracusane, ha facilmente trasmesso ad Andrea Gobbi, interior designer romano, il suo amore per Ortigia, l’isola che racchiude la parte più antica della città, con testimonianze artistiche che vanno dalla preistoria ai greci, dall’antica Roma  agli arabi, dagli spagnoli alla architettura barocca. I lavori di ristrutturazione dell’ultimo piano di un palazzo di epoca Umbertina che domina il porto Piccolo e quello Grande sono durati a lungo, dando ad Andrea Gobbi  l’occasione di immergersi in quel gusto siciliano che trova nel Barocco vette di originale splendore. Ricorda Andrea: “cercavo un’idea forte e l’ho trovata in quel particolare motivo a zig-zag , espressione dell’antica cultura arabo-siciliana, già ripreso in epoca barocca in diverse ville palermitane. Anticamente era realizzato in pietra bianca e lava, io ho preferito un pavimento in doghe di legno su cui, grazie a un’innovativa tecnica di verniciatura, il motivo a zig-zag bianco e blu-turchese si trasforma in un segno contemporaneo.” E’ bastata questa invenzione decorativa per rendere speciale un grande  appartamentoinizi secolo per ospitare tanti amici in occasioni dell’Ortigia Festival, quando in luoghi antichi e ricchi di magia come il Teatro Greco, il Tempio di Apollo e l’Orecchio di Dionisio, si susseguono eventi di musica, teatro e spettacolo. Su un intero piano e con due ingressi indipendenti, la casa è stata concepita con due ambientazioni diverse, una più estiva l’altra più invernale, nella parte riservata ai padroni di casa con una grande sala da pranzo conviviale e un intimo soggiorno – biblioteca spicca l’importante pavimento a zig-zag, nell’appartamento per gli ospiti i toni sono più sobri, i colori naturali, l’atmosfera si fa ancora più rilassante, tutto è avvolto nella penombra creata delle vecchie persiane in legno che proteggono da un esterno ricchissimo di suggestioni: il mare, le barche, il ponte che collega Ortigia alla terra ferma, i suoni, i colori e i profumi di una città sempre vivace.Rispettando al massimo la distribuzione originale gli ambienti si snodano su piccoli corridoi, ognuno è caratterizzato da un elemento importante, antico come un armadio intarsiato, una specchiera impero, un letto in ferro dipinto  o una console barocca e moderno come le tante opere d’arte visiva firmate da artisti internazionali, un divano in pelle arancio o il tavolo da pranzo in ferro disegnati da Andrea Gobbi. “Ho lavorato per i clienti ideali che riconoscono il bello, di ieri e di oggi, ma sanno apprezzare l’originalità creativa. Pensare che all’inizio mi hanno solo chiesto di disegnare una casa comoda come la loro poltrona preferita!  Poi Ortigia ci ha condotto su ben altri, interessanti, sentieri.”