Le Case
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STUDIO ANDREA GOBBI
Via dei Lucani 33/A
00185 ROMA
Tel/Fax +39-06-44340151
andreagobbi@tiscalinet.it
C.F. GBBNDR67H13E897T
AD Achitectural Digest, Le più belle case del mondo - Il canto dei colori
febbraio 2005
La casa il suo interno li ha infatti pensati come una vibrante partitura decorativa in cui il colore da un lato mira a sollecitare un' osmosi tra la scena domestica e illussureggiante contesto naturale che la circonda e, dall'altro, persegue un espressivo contrasto con la composta architettura locale formatasi, a iniziare dagli anni '60, su un paradigma modernista ma non invasivo, vernacolare ma non folcloristico, evidente nel disegno del porticciolo, del complesso a esso prospiciente progettato da Ignazio Gardella, e ancora delle mosse residenze ideate, tra gli altri, da Ludovico Quaroni, Luigi Gazzola e Margherita Pignedoli prendendo ispirazione dal Castello mediceo che dal '500 domina il promontorio sporgendosi oltre la vegetazione e che, negli anni '30, fu la "reggia" di Italo Balbo a lui si deve la denominazione di Punta Ala: prima il posto era noto come Punta Troia. Il colore, dunque. Gobbi non lo usa soltanto come strumento decorativo: ne fa il principio organizzatore del suo intervento. È il colore a dettare la misura e l'orchestrazione degli spazi, a designarne la funzione. ratrio, per esempio, ha una decisa dominante turchese, quasi volesse suggerire un legame fisico e mentale con il mare. Andrea Gobbi spiega: aperto e comunicante, è il fulcro della casa, il suo inizio e la sua fine, una sorta di quinta percepibile da ogni ambiente grazie anche alle sue aperture metafisiche". Non basta: la sua intensa colorazione, che trova sublimazione nella scala realizzata con una colata di resina, serve da perfetta introduzione al soggiorno: sfuma nel verde del soffitto, dialoga con il grigio delle pareti, sfida il tappeto optical nei colori della terra e del fuoco. "La scena è stata studiata come rispecchiamento della natura del posto", osserva l'interior designer, "il verde allude alle fronde degli alberi, il grigiò alla pietra", mentre il pavimento è un ideale ponte verso l'ambiente circostante. D'altro canto, la sala da pranzo riprende la metafora del mare presente nell'ingresso, rileggendola nel segno del corallo con un variegato caleidoscopio di rossi: dalle pareti ai quadri, agli arredi etnici. E il colore continua a essere protagonista nella zona notte dove è usato in senso esplicitamente sensoriale al fine di smuovere sensazioni ed emozioni, ora di vitalità, ora di tranquillità. Quasi a non infrangere, o forse per esaltare la magia della scatola cromatica, Gobbi ha puntato sulla rarefa zione dell'arredamento. Qualche quadro contemporaneo dal fascino esotico, pochi mobili ben scelti, originari di Paesi lontani ovvero di terre mediterranee, la Sicilia, la Versilia, la Francia del Midi: il senso di libertà che tanto avvince quando si vive al mare.