Arredi e oggetti, tutti antichi, acquistati o di famiglia o semplicemente scovati in casa, e precisi particolari di recupero, dai cardini delle porte agli altissimi scuri di un palazzo ottocentesco che diventano ante d'armadio, segnano una ristrutturazione dove il rigoroso recupero filologico non è tautologicamente fine a se stesso ma è stato interpretato in una armonia compositiva colta, dunque elegante nella sua bella semplicità. "Una casa per la nostra vita: leggere,scrivere,studiare", chiosa il proprietario. Un sapere che scivola oltre le pagine di quei seimila e più libri raccolti in alto nella torre-biblioteca.